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Happy Pills – LO SGUARDO IN MOVIMENTO

giovedì, 16 Novembre 2023 -21:00/23:00

Fotografe e fotografi

dietro alla macchina da presa

Giovedì 16 Novembre 2023 / Happy Pills [Svizzera, 2022] / Regia di Arnaud Robert e Paolo Woods

Durata: 94 min. / Intermezzo Films, RTS Unité des films documentaires , SSR-SRG, ARTE G.E.I.E.

con

di Arnaud Robert, Paolo Woods

L’INGRESSO E’ GRATUITO

Sei storie (e mezza) accumunate da pillole e iniezioni: un body-builder a Bombay si inietta steroidi per assomigliare al suo modello di corpo ideale, uno svizzero soffre di forte depressione e cerca di sopravvivere, un contadino del Niger è costretto a dipendere dal Tramadol per continuare a lavorare, una giovane studentessa di un liceo statunitense con disturbo da deficit di attenzione assume Adderall per poter finire il liceo e «avere successo», un giovane gay di Tel Aviv cerca un po’ di pace nella PrEP, nell’Amazzonia peruviana una donna si sottopone a un’iniezione al mese per evitare altre gravidanze indesiderate, ed un malato di cancro decide di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera per mettere fine alla sua sofferenza.Il lavoro del fotografo Paolo Woods ed il giornalista Arnaud Robert offre degli esempi intimi, ritmati ed esteticamente affascinanti di dipendenza dall’industria farmaceutica, orientando con una voce fuoricampo lo spettatore verso una condanna della stessa. Una (retorica) domanda principale caratterizza il documentario: possiamo davvero incapsulare la felicità? Tra punture e pillole, i protagonisti di questo documentario ci sono da subito presentati nella loro intimità e vulnerabilità; dai piani simmetrici della palestra di Bombay alla totale oscurità di una stanza passando da paesaggi naturali, ospedalieri, di luna park, enormi feste, scuole, case, terre indigene e mercati nigeriani, le inquadrature del documentario ci immergono nella realtà dei loro protagonisti. Le loro storie, più o meno sviluppate e contestualizzate, ci parlano di dipendenza da farmaci, solitudine e impossibilità.  Il sacrificio del corpo per il sistema è messo in avanti a livello narrativo e stilistico: le inquadrature dei body builders in un immobile in costruzione, così come quella di Alzouma che sovrappone varie scatole di medicinali su un tappeto, sono caratterizzate dalla forma quadrata, che limita i personaggi – contrapposta a campi lunghi che danno un senso di libertà (Bombay, i paesaggi naturali, una strada di Tel Aviv) o a piani dettaglio dal carattere freddo (quelli della fabbrica di medicine).

Il ritmo delle scene corrisponde al ritmo interno dei personaggi (lo slow motion della scena in palestra con Addy, e di Maris che balla in discoteca) e alla loro apparente solitudine. Fa potenzialmente eco anche all’idea dei registi di un effetto «rallentante» dei farmaci. Il suono ha la stessa funzione, amplificando la natura delle situazioni; è preminente per esempio nella storia di Alzouma, dove troviamo molto rumore e musica ritmata, come a sottolineare il carattere incalzante del suo lavoro. Presente è anche l’elemento dell’acqua; Patrick è visivamente paragonato a un pesce rosso a cui viene dato da mangiare (i farmaci) nel suo acquario (l’ospedale). Maris e Alzouma lavano via la fatica, la paura, forse la loro identità e la stigmatizzazione di cui sono vittima nella nostra società. La pioggia, fuori da casa di Yurika in Perù, potrebbe rinviare alla fertilità che la donna cerca di controllare. La cyclette diventa metafora della vita dei suoi utilizzatori, che si sforzano di andare avanti senza effettivamente avanzare.

Giovedì 16 novembre 2023 – h. 21.00

Dettagli

Data:
giovedì, 16 Novembre 2023
Ora:
21:00/23:00
Tag Evento:
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Luogo

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